Reliquiario Gambara

DESCRIZIONE
La sezione del Museo Diocesano dedicata all’oreficeria passa in rassegna in ordine cronologico e tipologico, un nutrito grupopo di suppellettili d’uso liturgico che coprono un arco temporale che va dalla seconda metà del XV secolo a tutto l’Ottocento.
Di notevole interesse è il calice di manifattura italiana della seconda metà del Quattrocento, decorato con smalti e il Reliquiario del dito di san Gaudioso dove le forme ancora tardogotiche cedono il passo alle nuove forme classiciste del primo Rinascimento, ben esemplificate nel Reliquiario di San Crispino. Pregiata è anche la croce da tavolo in metallo dorato e pietre dure proveniente dalla chiesa di Sant’Eufemia in Brescia di pieno Rinascimento e la Croce astile d’inizio Cinquecento con figure a getto applicate alla sommità dei bracci e clipei decorati con raffigurazioni ad incisione.
Pezzi di eccezione sono, infine, il Reliquiario Gambara, opera di argentiere romano della metà del XVI secolo, realizzato in ebano e argento e il calice detto ‘di Pontevico’ in oro, argento e pietre preziose, capolavoro dell’orefice milanese Carlo Grossi (1714).

INFO UTILI
AUTORE
Ignoto
DATA
XVI secolo
TIPOLOGIA OPERA
Oreficeria
CHIESA
via Gasparo da Salò, 13